13-04-2022
Cambiare il proprio nome in Italia e in Gran Bretagna, come fare? Breve raffronto sulle procedure per la modifica del nome in Italia e Oltremanica.

Talvolta, per le ragioni più svariate, si ha la necessità di cambiare il proprio nome e, in Gran Bretagna, stante il numero sempre crescente delle richieste inoltrate e complici la semplicità della procedura ed il costo irrisorio della stessa, sembra essere diventata una vera e propria moda!
Invero, basta collegarsi al sito della UK Deed Poll Office, completare la domanda ed effettuare il pagamento di £18,50. Se l’ordine è effettuato entro le 3 PM di un giorno feriale sarà evaso il giorno stesso e il richiedente riceverà il documento per posta entro i due giorni successivi. Una volta ricevuto il Deed Poll basterà firmarlo, attestarlo e trasmetterlo alle autorità competenti per informarli del cambio nome effettuato affinché possano rilasciare nuovi documenti aggiornati.
È possibile cambiare nome tutte le volte che lo si desidera, l’unica restrizione è data dall’impossibilità di scegliere nomi offensivi, che contengano numeri o segni di punteggiatura o che comportino violazioni delle proprietà intellettuali.
In Gran Bretagna, quindi, cambiare il proprio nome è un procedimento semplice ed economico che non investe alcuna autorità e non prevede nemmeno un’indagine sulle motivazioni che spingono il richiedente a farne istanza.

E in Italia? Se oltremanica il procedimento è easy and cheap, nel nostro Paese la modifica del proprio nome prevede una trafila ben più lunga e complessa che prevede il coinvolgimento della Prefettura.
Il procedimento è regolato dagli artt. 89-94 del Regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile (D.P.R. 3 novembre 2000 n.396) ed ha inizio con una domanda, corredata da una spiegazione sulle motivazioni del richiedente, indirizzata alla Prefettura della provincia di residenza dell’istante o della circoscrizione dell’ufficio di stato civile ove è stato registrato l’atto di nascita. Se l’istanza viene accettata, il Prefetto autorizzerà il richiedente a chiedere la pubblicazione del sunto della domanda nell’albo pretorio del comune di residenza ed in quello di nascita e, entro 30 giorni dalla pubblicazione, chiunque ne abbia interesse può proporre opposizione. Decorso tale termine, in assenza di impugnazioni, il Prefetto, con apposito decreto, autorizzerà la modifica del nome e, successivamente, tale decreto dovrà essere annotato nell’atto di nascita e nell’atto di matrimonio.
Anche in questo caso il costo è esiguo: bisognerà corrispondere al momento della presentazione della domanda una marca da bollo di € 16,00: tale importo non è però dovuto in caso di richiesta modifica di nomi ridicoli, vergognosi o rivelanti l’origine naturale.
Cambiare il proprio nome in Italia, quindi, è possibile ma prevede un procedimento non solo ben più lungo e complesso rispetto alla semplice richiesta del Deed Poll inglese ma prevede anche un giudizio da parte della Prefettura sulla meritevolezza delle motivazioni che sorreggono la domanda.

I cittadini italiani residenti in Gran Bretagna ed iscritti all’AIRE possono avvalersi della procedura del Deed Poll? Purtroppo, no, almeno se intendono utilizzare il nuovo nome anche in Italia: anch’essi dovranno presentare la domanda alla Prefettura competente. In alternativa, potranno inviarla al Consolato italiano che farà da “tramite” con la Prefettura, inviando ad essa tutta la documentazione necessaria predisposta dal richiedente.

A cura dell’Avv. Margherita Acciaro